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I patrimoni delle mafie non sono più al sicuro

Approvata la risoluzione proposta dall’Italia alla novantesima Assemblea Generale di Interpol in corso a New Delhi (India), 18/21 ottobre, per introdurre la SILVER NOTICE volta a tracciare i patrimoni illeciti per combattere la criminalità organizzata.

Diventa una consapevolezza a livello globale l’insegnamento del giudice Giovanni Falcone che per combattere la mafia sia necessario “seguire il denaro”(following the money) che oggi, con gli strumenti offerti dalla tecnologia digitale, diventa “tracciare il denaro” (tracking the money).
In apertura del panel dedicato ai crimini finanziari, il Prefetto Vittorio Rizzi, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza che guida a New Delhi la delegazione interforze italiana, ha invitato tutti i 195 Paesi aderenti ad Interpol a votare la risoluzione perché sia adottato uno strumento uniforme a livello internazionale (la silver notice appunto) per dare un segnale forte alle mafie, non solo italiane ma di tutto il mondo.
Oggi, più che in passato, la criminalità organizzata ha l’obiettivo primario di massimizzare il profitto e accumulare montagne di denaro proveniente dal traffico di droga, corruzione, immigrazione clandestina, tratta di esseri umani.
La dura e triste esperienza italiana di lotta alla mafia ha dimostrato che uno strumento irrinunciabile di contrasto alla criminalità organizzata sia proprio l’attacco ai patrimoni illeciti che devono essere restituiti alla comunità, come ristoro alle ferite inferte.
Attualmente il crimine finanziario è la minaccia più grave anche se nella percezione comune, più impaurita da atti sanguinari, sembra relegato al mondo elitario dell’alta finanza.
In realtà oggi la criminalità organizzata, agli omicidi e alla violenza che provocano una reazione immediata da parte degli Stati, preferisce agire in modo silente nel mondo della speculazione finanziaria e della corruzione degli apparati governativi.
L’approvazione della risoluzione sulla SILVER NOTICE, rappresenta dunque il primo passo a livello transnazionale per un approccio olistico alla lotta alla criminalità organizzata, che alla forte risposta del sistema penale affianca un’attenzione altrettanto mirata ai sequestri e confische dei patrimoni illeciti.
“Dobbiamo agire insieme e dobbiamo agire subito perché il tempo non è una variabile indipendente. Come forze di polizia abbiamo la responsabilità del futuro delle giovani generazioni e dobbiamo combattere insieme contro gli affari della criminalità organizzata che mettono in pericolo l’economia sana, gli imprenditori onesti e la sicurezza delle nostre comunità. È una sfida complessa ma è un obiettivo che non possiamo fallire” nelle parole del Prefetto Rizzi.
La risoluzione è stata approvata con il 99% di adesioni dei Paesi presenti che esprime il massimo supporto all’idea formulata dall’Italia.