La cucina italiana è ora formalmente in gioco per la corsa a diventare patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Pochi giorni fa, infatti, il governo ha confermato che l’unica candidatura italiana per il ciclo 2024-2025 è la Cucina Italiana. La candidatura nasce nel 2023 su impulso della Fondazione Casa Artusi, dell’Accademia Italiana di Cucina, del Collegio Culinario e della rivista La Cucina Italiana, ed è stata elaborata da un gruppo di esperti coordinato da Pier Luigi Petrillo e da Elena Sinibaldi. Il dossier evidenzia come, in Italia, la pratica della cucina sia un elemento quotidiano, un modo di prendersi cura di sè e degli altri, ma anche di ricordare le proprie origini e mantenerle vive trasmettendole alle nuove generazioni. Il dossier, da questo momento, sarà sottoposto ad una lunga e complessa valutazione da parte di un organo di esperti mondiali (in passato presieduto dall’italiano Petrillo ed ora presieduto da un ugandese) che concluderà il proprio esame a dicembre 2025.
(ANSA).
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